Parte della missione principale dello IUSS è quella di contribuire alla crescita di un ristretto numero di studenti motivati e di talento, accrescendo le loro competenze e conoscenze in modo interdisciplinare e promuovendo programmi a livello internazionale. Dunque, lo sviluppo degli studi e della ricerca all’estero rappresenta un punto chiave irrinunciabile dell’attività della Scuola IUSS. In questo senso, il programma ERASMUS+ ha fornito un contributo rilevante e ha dato l’opportunità agli studenti dei corsi di Master e Dottorato di ampliare i loro orizzonti e di entrare in contatto con sistemi internazionali ed ambienti di lavoro stimolanti. I profili dei partecipanti sono i seguenti: - 6 studenti di terzo ciclo in uscita (4 studenti di master e 2 dottorandi) con un profilo che spazia da Scienze della Terra, Ingegneria, valutazione, mitigazione e gestione degli eventi estremi a Cooperazione e sviluppo; - 1 membro del personale in uscita: ricercatore nel campo dell'Ingegneria strutturale; - 1 dottorando in entrata nel campo dell'Ingegneria civile - Rischio Sismico; - 1 docente in entrata nel campo Probabilità e Statistica. Gli argomenti scientifici di tutti i partecipanti sono stati pienamente in linea con i campi di ricerca attualmente attivi presso la Scuola IUSS di Pavia. Da un lato la mobilità degli studenti ha rafforzato i legami con diversi enti (industria e ricerca applicata, ONG), dall’altro la mobilità del personale ha messo in luce soprattutto il rapporto con partner accademici (Università di Porto e Università di Minho), aprendo la strada alla preparazione di future collaborazioni di ricerca, ovvero future proposte di finanziamento congiunte. Purtroppo il numero totale di partecipanti è stato inferiore a quanto previsto e richiesto in fase di candidatura. Ciò è dipeso dal fatto che, trattandosi del primo anno di adesione al programma Erasmus+ da parte dello IUSS, è stato necessario un periodo di preparazione per definire procedure specifiche (bandi, commissioni di selezione, ecc), ciò ha quindi ridotto il periodo a disposizione degli studenti e dello staff per la realizzazione delle mobilità. Tale lavoro preparatorio ha però consentito di partire con la nuova edizione da un quadro molto più consolidato e con l’obiettivo di raggiungere risultati rilevanti. --- Part of the core mission of IUSS is that of contributing to the growth of a small number of highly talented and motivated graduate Master and PhD students enhancing their competences and knowledge in an interdisciplinary fashion and promoting programmes at an international level. As such, it was already very common for IUSS students to develop studies or research abroad. In this sense, the ERASMUS+ programme provided a great contribution to these activities and gave the opportunity to our students to widen their horizons and get in touch with international systems and work in a stimulating environment. The participants were: - 6 outbound third cycle students (4 Master students and 2 PhD students) with a profile ranging from Earth Sciences to Cooperation and Development, Engineering and assessment, mitigation and management of extreme events; - 1 outbound member of staff: junior assistant professor in the field of Structural Engineering; - 1 inbound PhD student in the field of Civil Engineering - Seismic Risk; - 1 inbound Assistant Professor in the field of Probability and Statistics. The scientific topics of all the participants were fully in line with the research fields currently operative at IUSS Pavia. Whereas the student mobility strengthened the bonds with different entities (industry and applied research, NGOs) the staff mobility focused mostly the relationship with academic partners (University of Porto and University of Minho), opening the road to the preparation of future research collaborations, namely joint funding proposals to be prepared. Unfortunately, the total number of participants was lower than foreseen and requested. This was due to the fact that this was the first year ever that IUSS joined the Erasmus+ programme. Specific procedures had to be defined (call for applications, selection committees, etc.), which slowed down the engagement of students and staff. A much more consolidated framework has now been put in place for the next edition.