Il progetto si inserisce nel quadro delle condizioni giuridiche e socio-economiche generate dall’entrata in vigore degli Accordi Bilaterali sulla Libera Circolazione della manodopera (1.06.2002) e ha sviluppato le proprie azioni in base ai seguenti obiettivi: •• Analizzare gli strumenti di classificazione della domanda e offerta di lavoro esistenti; •• Mettere a fuoco i profili di competenza emergenti del mercato transfrontaliero del lavoro •• Individuare le particolari condizioni e problematiche della mobilita •• Definire le linee per la progettazione di una rete di servizi per la mobilita transfrontaliera Ricognizione e progettazione In questa fase, attraverso il coinvolgimento degli attori istituzionali interessati e dei due Istituti di Statistica di riferimento – ISTAT e USTAT, e stato definito il quadro complessivo della ricercaintervento attraverso la raccolta e l’analisi comparata di materiale relativo alle esperienze di formalizzazione delle competenze e ai dati di flusso sul frontalierato Italia – Canton Ticino. Ricerca intervento E stata effettuata un’analisi dei movimenti e dei flussi di competenze a livello macro sul versante svizzero, e sono stati individuati i settori maggiormente interessati dal fenomeno del frontalierato. Su questa base di dati sono stati indagati aspetti qualitativi che hanno consentito, attraverso interviste ad aziende ticinesi, di formalizzare dei repertori di competenze per 5 figure professionali. Sono stati inoltre somministrati 339 questionari ai lavoratori frontalieri per la rilevazione delle dinamiche di ingresso, mobilita e permanenza nel mercato del lavoro ticinese nonché la raccolta di stimoli e percezioni sul futuro del mercato del lavoro nel quale operano. Progettazione finale E stata rilevata la necessita di strutturare servizi con caratteristiche di “compatibilita transfrontaliera” in grado di garantire il riconoscimento delle competenze per i profili professionali coinvolti nei flussi di mobilita.